giovedì 26 gennaio 2012

Anonimato o no?


Sono un po’ di giorni che sto riflettendo su una cosa. Io ho varie pagine che mi riguardano su internet. Ho un profilo su un sito di foto, dove ho caricato molte immagini dei miei viaggi. Ho un profilo su Facebook. Assieme a M abbiamo anche creato un sito per il nostro matrimonio dove ci sono foto e altro. E tutte queste pagine sono a nome mio, nome e cognome. C’e’ la mia faccia nelle foto.

Solo questo blog e’ anonimo (beh semi-anonimo diciamo). L’ho deciso all’inizio, perche’ ho pensato che in futuro potrei pentirmi di aver scritto certe cose. Che un eventuale futuro datore di lavoro potrebbe scartarmi se leggesse certe cose sapendo che le ha scritte la candidata Tal dei Tali. Eppure adesso ci sto ripensando. Non sono cosi’, io. Non mi piace essere “finta” in nessun modo. Anche in ufficio lo sanno, che dico quello che penso. E sono anche abbastanza convinta che se un giorno cerchero’ un nuovo lavoro, voglio cercarne uno che si armonizzi con le cose che ho scritto finora su questo blog. Un lavoro che mi faccia sentire utile, che non mi sembri una perdita di tempo. Un lavoro che mi lasci del tempo in piu’ per me stessa. Insomma forse non mi dovrei nemmeno giustificare delle cose che ho scritto ma anzi esserne contenta. 

Di contro, mi piacerebbe molto metterci la faccia, qui. Mi piacerebbe venire sulle vostre pagine Facebook e dire “ciao, sono Sab di Voglioviveremeglio”. Mi piacerebbe farvi vedere un po’ delle mie foto, dei viaggi che mi entusiasmano tanto. Io sono una persona unica, non ho varie identita’, o per lo meno non ne sono capace.  Che ne pensate? Lo faccio?

mercoledì 25 gennaio 2012

Sono ancora qui! - Aggiornamento decluttering

Ci sono ancora eh!! Non sono sparita! Anzi ogni tanto mi sono fatta viva sui blog altrui. Ma ultimamente mi sono accorta che scrivere su questo blog non e’ una delle mie priorita’. A dire il vero fin dall’inizio non ero convintissima di volerlo iniziare. Non me ne sono pentita perche’ cosi’ sono entrata in contatto con molte persone interessanti, ma  ci sono molte altre attivita’ che preferisco allo scrivere.

La parentesi a casa dei miei a inizio dicembre e le vacanze di Natale sono state molto piacevoli anche se piene di cose da fare.
Mia mamma quasi non credeva ai suoi occhi quando in mezza giornata ho riordinato una libreria intera della mia ex-cameretta e ho accumulato 3 sacchetti (quelli grossi da supermercato) di cose da buttare / riciclare / regalare. E ci sarebbe ancora un sacco di roba da sistemare! Assieme a lei ho poi comprato una serie di pantaloni (tra jeans, velluto e lana credo 5 paia) visto che nel mio armadio al momento non c’era nulla di invernale che mi entrasse. Ho accumulato una taglia di troppo, decisamente, anzi direi pure due. A questo pero’ al momento non ho voglia di pensare.
Tra Natale e l’Epifania, ufficio chiuso e ferie obbligate. Prima volta in 10 anni che ho 2 settimane di ferie e non vado da nessuna parte! A pensarci bene, in tutto il 2011 ho avuto altre 3 volte delle ferie obbligate, tre bei ponti da 4 giorni l’uno, e anche li’ non siamo andati da nessuna parte tranne (io da sola) dai miei a dicembre. All’inizio l’idea mi aveva infastidito, ma adesso, strano a dirsi, sono contenta che abbiamo fatto cosi’, anche se nelle ultime settimane stiamo iniziando a sentire la voglia di fare un bel viaggetto. Ma davvero, queste giornate passate a casa a riordinare, pulire, eliminare incombenze in sospeso tipo banca o simili, sistemare foto, cucinare per gli amici (abbiamo fatto ben 2 cene con ospiti in 2 settimane, un record per me) o anche solo rilassarmi con un bel film o un bel libro, ci volevano proprio!

Il rientro al lavoro e’ stato un po’ traumatico, mi stavo gia’ abituando ad avere tutta la giornata per me. Passare 8 ore al giorno in un ufficio che si occupa di una cosa che non mi interessa minimamente mi sembra tanto uno spreco di tempo, e non riesco assolutamente a buttarlo tutto cosi’, per cui ecco che navigo su siti di decluttering, scrivo mail, seguo forum di viaggi... Fin quando faccio anche il mio lavoro come si deve, non mi sento nemmeno troppo in colpa. Sto imparando anche l’arte della pazienza, a me prima quasi sconosciuta: non vedo l’ora che alcune cose si realizzino per poter dare una svolta alla mia vita ma ci vuole del tempo, per cui nel frattempo sospiro e continuo a ritagliarmi spazi miei in questo ufficio e soprattutto nel tempo libero.  

Il decluttering mi sta prendendo un sacco, anche se non riesco a dedicargli tutto il tempo che vorrei. L’altra sera ho affrontato un cassetto grande (quelli da cassettiera da camera da letto) pieno zeppo, per il 90% di carta: buttata piu’ di meta’ della roba! C’erano estratti conto del 2003, scontrini del 2005, istruzioni per l’uso di oggetti che non ho piu’ da una vita, insomma ne e’ uscito un sacchetto pieno da buttare nel cassonetto del riciclo. Ho trovato anche qualche oggettino da dare via e qualche altra cosa che ora che mi ricordo di avere vorrei usare: bruciaincenso con molti bastoncini di incenso, carte da gioco... da quanto tempo e’ che non gioco a scala 40 come quando ero ragazzina? Mi piacerebbe tanto farlo qualche volta!
Sono anche riuscita a dimezzare le email che giacciono da ere geologiche nelle mie 2 caselle di posta elettronica. E – udite udite – perfino M e’ riuscito a dedicare mezza giornata durante le feste a riordinare una serie infinita di sue possessioni (informatiche / elettroniche o fotografiche) che prima occupavano il pavimento di meta’ sala. Adesso in sala abbiamo solo uno scatolone pieno di oggetti che vogliamo vendere o dar via, non e’ il massimo ma va decisamente meglio! Ora, se solo io trovassi la voglia di mettermi a smanettare con Ebay per vendere alcune cosette... :P

Forse puo’ sembrare stupido ma il fatto di fare piazza pulita di cose che non mi servono, che occupano solo spazio e tempo, mi fa stare bene. Man mano che butto, che libero spazi (per ora ancora pochi ma aumenteranno!) mi sembra di levare dei pesi anche da me stessa. Mi sembra di respirare meglio. Sento proprio il bisogno di rimettere ordine nella mia vita, riscoprire le cose importanti che sono rimaste sepolte per anni da questo accumulo di cose materiali e non materiali. Solo negli ultimi tempi mi sono accorta che la confusione fisica / virtuale (pc, email, siti etc) mi porta anche alla confusione mentale.
E poi se penso che tra qualche mese dovremo traslocare sono proprio contenta di eliminare un sacco di cose!

giovedì 24 novembre 2011

Voglia di Natale


Negli ultimi giorni mi sono accorta di essere contenta perche’ ci stiamo avvicinando al periodo natalizio. Erano anni che non sentivo molto il “calore” delle feste, piu’ o meno da quando avevo iniziato a vivere a Roma, lontana dalla famiglia che per me e’ sempre stata inscindibile dal Natale. Negli ultimi anni avevo anche smesso di preparare il piccolo alberello e di decorare casa con quei pochi addobbi che ho nel ripostiglio. Tanto, mi dicevo, il Natale lo passo o a casa dei miei, e loro hanno l’albero grande e le decorazioni, oppure in viaggio (l’anno scorso siamo stati via 1 mese per il viaggio di nozze, saltando tutto il periodo delle feste) e allora non ha senso addobbare casa per una settimana.
Beh quest’anno mi sento diversa. Sara’ che e’ il primo Natale che io e M passiamo in casa da sposati e che festeggiamo con i suoi. Sara’ che quest’anno non faremo nessun viaggione, al massimo un paio di giorni per capodanno. Sara’ che mi sento piu’ incline alla tranquillita’, a godermi le cose quotidiane, il calore di una serata in famiglia, di una cena tra amici... Sta di fatto che ho proprio voglia dell’atmosfera natalizia che si comincia gia’ a percepire in giro.
Non amo la frenesia da acquisti che c’e’ in dicembre, quella no. Ma il resto mi piace. Una casa addobbata senza troppi eccessi, le luci per la strada, e soprattutto le piccole tradizioni di famiglia che mi tornano alla mente. Preparare l’albero e il presepe. Le mie zie che ci facevano il calendario dell’Avvento con un pacchettino al giorno da aprire. Le figure di casette immerse nella neve, di slitte e renne, che attaccavamo alle finestre. Il pranzo tutti assieme, con alla fine la tombola, e magari il pomeriggio passato a giocare a carte mangiando semi di zucca. La calza della Befana e i mandarini lasciati sul tavolo la sera prima... Tutto questo mi manca e desidero tanto poterlo ritrovare, ricostruire vivendolo stavolta non dalla parte del bambino ma da adulta che pero’ sente il calore della famiglia e delle tradizioni.
Il Natale secondo me e’ l’essenza dell’inverno, la rappresentazione di quello che questa stagione dovrebbe essere. Fuori e’ freddo e buio, ma tutto e’ ricoperto da un soffice strato di neve, ovattato. Dalle case pero’ arriva una calda luce attraverso le finestre e dalle lucine degli alberi. All’interno, le famiglie riunite al calduccio che godono nello stare assieme. Nelle strade delle citta’, il calore delle case si propaga verso l’esterno, tra i banchetti del vin brule’ e le bancarelle.
Si’ ho proprio voglia di tirare fuori dal ripostiglio quell’alberello e quegli addobbi, di andare a fare un giro per un mercatino natalizio, magari in uno di quei paesini di montagna che rendono il tutto cosi’ fiabesco (possibilmente senza la folla impazzita... illusione eh?) Ho voglia di passare del tempo la sera davanti a un caminetto (che non abbiamo, ma vabbe’... :P ) e preparare  piccoli pacchettini con oggettini magari fatti da me.
Mi sa che questo weekend inizio dall’albero :)

mercoledì 23 novembre 2011

Vestiario


Ieri sera prima della lezione di francese si chiacchierava tra compagne di corso: una di noi lavora nella moda e si stava parlando proprio di come vestirsi. Tralasciando il discorso “moda” che non condivido affatto, mi sono inserita nella discussione piu’ generale sul vestirsi in modo carino, femminile. Io sono anni che non metto un vestito o una gonna, tranne ai matrimoni. Mi piace troppo sentirmi comoda e libera di muovermi! E poi metto sempre le stesse 4-5 cose, quelle che mi stanno meglio. E non mi trucco praticamente mai, un po’ per pigrizia e un po’ perche’ non essendoci abituata finirei per impiastricciarmi gli occhi la prima volta che me li strofino (cosa che faccio spessissimo).
Le reazioni delle altre ragazze sono state abbastanza unanimi: ma come?? Non ti piace sentirti carina? Mica per i ragazzi, ma per te stessa!

Beh... in effetti non me ne frega un granche’... almeno credo. Ma mi hanno fatto venire il dubbio. Perche’ io un periodo in cui mi sono “vestita carina” ce l’ho avuto, ai tempi dell’universita’. Avevo vari vestitini, minigonne, camicette e maglioncini femminili, scarpe e stivali tacchettosi, e mi truccavo!! Non per andare all’universita’ magari, ma per uscire la sera si’, sempre. E devo ammettere che mi piaceva, mi sentivo ammirata e femminile. Poi non so cosa sia cambiato, sara’ che ho preso quei 6-7 chili in piu’, sara’ che in ufficio non c’era nessun ragazzo interessante (beh ormai sono accasata quindi non ci penso nemmeno piu' a fare la "carina" in giro :D ), sara’ che sono per natura molto spontanea (e un po’ imbranata) nei movimenti per cui sto sicuramente piu’ comoda in pantaloni... Boh.

Fatto sta che ho un armadio pieno di vestiti, camicette, gonne etc che non metto mai (di cui il 99% non mi entrano ovviamente piu’) e poi ho 2-3 paia di pantaloni e jeans che sono ormai lisi ma continuo a mettere tutti i giorni. Ho pochissima voglia di andare a comprarne altri perche’ sono “grassa” e la 46 e’ gia’ vista come “taglia forte” (sempre che ci entri ancora nella 46...) e poi io odio fare shopping, girare per negozi, spogliarmi e rivestirmi mille volte senza trovare niente che mi piaccia e mi vada bene. I jeans ormai sono tutti attillatissimi e a vita bassa, che fastidio!! E poi siccome odio gli sprechi, mi dico sempre “ma ho tantissima roba in armadio, basta che dimagrisca 2-3 chili e ho almeno una decina di pantaloni da mettermi!”. Ovviamente quei 2-3 chili sono sempre la’ e dubito che li faro’ sparire almeno per quest’inverno. Mi sa che mi devo rassegnare e comprarmi qualcosa di nuovo, almeno come pantaloni! :P  Quanto a gonne e vestitini, se prima non butto giu’ un po’ di pancia non me li metto di certo, ma questo e’ un altro discorso che al momento non ho nessuna voglia di affrontare... w la pigrizia! :)

Sono contenta che tra due settimane andro’ per qualche giorno in Veneto dai miei, stavolta senza il maritino (che deve lavorare). Penso che girando con mia mamma sara’ impossibile non fare acquisti! E poi devo ammettere che non vedo l’ora di avere un paio di giornate da dedicare interamente a buttare un sacco di roba inutile che ho lasciato nella mia vecchia cameretta da ormai 11 anni, direi che e’ tempo di fare ordine. Mi ha preso davvero tanto la voglia di ripulire casa dalle cose inutili, e’ diventato quasi un passatempo serale, apro un cassetto e trovo qualche oggetto di cui nemmeno ricordavo l’esistenza, e via nella pila della roba da rivendere / donare / buttare! Da’ una certa soddisfazione! Sono sicura che non arrivero’ mai ad avere una casa definibile davvero “minimalista”, e nemmeno lo voglio: quelle immagini patinate di saloni immensi dove ci sono solo un divano bianco e un tavolino, con le pareti spoglie di tutto, non sono decisamente il mio stile! Ma avere un po’ meno di casino per casa, quello decisamente si’!!! :)

lunedì 7 novembre 2011

Come far uscire di casa gli oggetti indesiderati

Che bello! Questo weekend mi sono proprio divertita a fare ordine!
Ho ripreso in mano alcuni oggetti che avevo gia’ individuato come “da eliminare” e ne ho trovati altri, ho messo qualche annuncio (un paio su Ebay e il resto su Freecycle) e incredibilmente dopo 24 ore ho gia’ (forse) piazzato un paio di cose! Non pensavo che quella lampada potesse interessare a qualcuno, rovinata e non funzionante, ma una ragazza la vuole  0__0 beh sono contenta se la cosa va a buon fine, una cosa in meno nella discarica!!
Avevo anche risposto ad un annuncio di una persona che cercava una chitarra classica, volevo darle la mia, ma ne aveva gia’ trovata una, in meno di 24 ore. Questo Freecycle e’ veramente valido!!
Alcune cose le ho “rifilate” telefonicamente ai miei, la prima volta che vado su in Veneto gliele porto. Ho millemila cose a casa che non uso mai e non mi servono piu’, non vedo l’ora di liberarmi di queste inutilita’ e fare un po’ di spazio e ordine in casa, sulle mensole, negli armadi. Mi diverto proprio! :) Penso che iniziero’ una lista delle cose che ho eliminato, mi piace scrivere liste.
Per l’appunto, vorrei scriverne una con tutti i possibili metodi per liberarmi di oggetti indesiderati. L'idea me l'ha data elle di Minimoblog, che ci ha fatto addirittura due post molto piu' interessanti del mio che e' solo una lista... Andate a leggerli!! Intanto ecco qui la mia lista, se vi viene in mente altro ditelo che lo aggiungo!

Per rivenderli
Ebay classico: non mi piace molto, bisogna star dietro alle aste, metter su un sistema per venire pagati, andare in posta a spedire l’oggetto... troppa fatica! :P
Ebay annunci o altri siti di annunci locali (a Roma c’e’ Porta Portese ad esempio): molto meglio delle classiche aste, ci si incontra col compratore e lo scambio soldi-oggetto avviene in un attimo. Se si tratta di oggetti particolari, relativi ad un hobby ad esempio, anche annunci su forum dedicati possono essere ottimi (esempi: attrezzatura fotografica, informatica etc).
Negozi / mercatini dell’usato: se penso che un oggetto abbia un minimo di valore e voglio ricavarci qualcosa, questo metodo non e’ gran che visto che meta’ del ricavato rimane al negozio. Ovviamente non sto eliminando oggetti per guadagnarci sopra ma a volte puo’ capitare. Quindi prima provo gli annunci e poi se fallisce porto la roba al Mercatino.
Banchetti propri, stile “garage sale” americana: in Italia una cosa del genere si puo’ fare? Esistono mercatini dell’usato dove chiunque puo’ mettersi’ la’ con un proprio banchetto e vendere? Ai tempi dell’universita’ ho fatto volontariato con Mani Tese, una delle attivita’ era proprio raccattare oggetti che la gente non voleva piu’, svuotare cantine etc, e poi periodicamente mettevamo un banchetto in centro (autorizzati ovviamente) e vendevamo ad offerta libera. Il ricavato andava a finanziare i micro-progetti di Mani Tese. Era divertente e si ricavava abbastanza, si riuscivano a vendere certe cose... Non avete idea di quante volte mi sono stupita di come certe persone comprassero roba davvero obbrobriosa, statuette di ceramica, soprammobili e cose simili. Devo mettermi in contatto con Mani Tese qui a Roma!! Ma questo va nella sezione sotto :P

Per regalarli
Siti di annunci come Freecycle e ZeroRelativo: per ora (esperienza appena iniziata) mi sembra un sistema ottimo!
Organizzazioni che ritirano (specie vestiti) e danno ai poveri: qui sono un po’ poco ferrata specie su Roma. In genere le parrocchie sanno dare indicazioni, quando non raccolgono loro stesse. A Roma so che c’e’ la Comunita’ di Sant’Egidio ma non sono ancora riuscita a contattarli. Ieri su Facebook scrivevo che voglio liberarmi di decine di mini-saponette (ancora sigillate) prese negli hotel e che non usero’ mai, mi hanno suggerito di donarli a scuole o mense Caritas o simili, ma non saprei da dove cominciare, voi avete qualche idea? Inoltre penso che contattero’ la sezione romana di Mani Tese per vedere se loro fanno dei mercatini di beneficenza qui.
Serate con amici a casa in cui si mette a disposizione tutto quello che si vuole dar via e chi vuole se lo prende. Questo non so se funzionerebbe, ma magari quando recupero abbastanza roba “presentabile” agli amici posso provare. Gli swap party sono simili ma prevedono che tutti portino qualcosa e ci si scambiano oggetti. Non so se qualcuno dei miei amici sarebbe interessato...
Rifilare le cose a parenti o amici che sappiamo potrebbero essere interessati: metodo veloce e a botta quasi sicura, in questo modo ieri mi sono liberata di una boccetta di talco profumato “stilosa” che non usero’ mai. Mia mamma e’ stata ben contenta di dirmi di si’, devo solo aspettare qualche settimana per portargliela (e nel frattempo sicuramente trovo qualcos’altro da darle!! :P)
Riciclare alcune cose come regali (Natale, compleanni etc). Se non e’ troppo evidente che sono “riciclati” e’ una cosa che ho gia’ fatto varie volte. In particolare, tutta quella serie di candeline, statuine, scatoline, decorazioni e simili che a Natale ti ritrovi in regalo da chi non ha avuto la fantasia di cercare una cosa adatta a te. Io di solito ci attacco un post-it col nome di chi me l’ha regalato e l’anno dopo lo ri-regalo a qualcuno di diverso (che non conosca il donatore precedente ovviamente!). Per fortuna ultimamente lo scambio di regali natalizi “di convenienza” e’ drasticamente diminuito, le poche persone a cui faccio e da cui ricevo sono quelle a cui tengo davvero e di solito ci facciamo regali utili (con genitori, fratelli e zii ormai andiamo di soldi...). Mia mamma in compenso ha molte conoscenti che le regalano queste cosettine inutili, e ogni anno se mi serve un regalino “stupido” so di poter attingere alla sua collezione, ehehe :P
Altre cose che si adattano bene a questi scambi sono saponette, bagnischiuma, quadretti, soprammobili etc. Un po’ piu’ difficile ri-regalare dei souvenir portati da altri (quelli che mi sono comprata da sola mi piace tenerli, per ora!), perche’ devi prima andare nel paese da cui provengono :P

Ultima spiagga e’ il cassonetto, o il punto di raccolta se si tratta di rifiuti speciali, ma questo spero sia veramente un numero ridotto di cose.

Avete altri suggerimenti su come liberarsi delle cose “prescelte”? Grazie!!

venerdì 21 ottobre 2011

Decluttering a modo mio


Ultimamente mi sto leggendo vari blog e siti che parlano di minimalismo e decluttering. L’argomento mi attira, sento proprio la voglia di liberarmi di un bel po’ di roba che ho a casa e che occupa solo spazio senza avere nessuna utilita’. Penso che questa voglia sia nata prima ancora di aver mai sentito la parola decluttering, con il matrimonio e il conseguente trasloco di M a casa mia. In una casa (65 mq, non piccola per una persona sola) che per anni avevo avuto a mia totale disposizione e riempito in ogni angolo e quasi traboccava, all’improvviso c’e’ stato un “travaso di massa” che non siamo ancora riusciti a digerire dopo piu’ di un anno. 

Se riusciamo a mandare avanti ‘sta benedetta pratica (permesso di costruire, mutuo etc) l’anno prossimo dovremmo avere una casa grande il doppio se non piu’, dove finalmente potremo trovare lo spazio per mettere tutta la nostra roba. Ma proprio per questo vorrei riuscire a buttare le cose inutili prima di traslocare, perche’ poi in uno spazio piu’ grande ci entrerebbero e forse non mi sognerei piu’ di sistemarle, invece io le vorrei proprio eliminare. E lo stesso voglio fare con tutta la roba che e’ rimasta dai miei in Veneto, e che giustamente vorrebbero che mi portassi finalmente via, dopo “solo” 12 anni (ehm... :P ) 

Non ho intenzione di fare del decluttering una attivita’ quotidiana o di darmi degli “appuntamenti fissi”, quando mi va lo faccio, ma visto che in questo periodo mi va parecchio spero di riuscire a raggiungere qualche risultato.  

Man mano che leggo di minimalismo mi rendo conto pero’ che, com’e’ giusto che sia, mi faro’ sicuramente la mia “versione personale” di decluttering. Ci sono cose che vengono sistematicamente nominate da tutti i “declutterers” (argh che parola del cavolo, ma non c’e’ un termine italiano per decluttering?) ma che io non ho alcuna intenzione di buttare.

Ad esempio, alcune riviste a cui sono tuttora abbonata o che compro abbastanza regolarmente: National Geographic, Meridiani (quello che ogni mese parla di un paese / regione / citta’ diversa) e Itinerari e Luoghi, una rivistina di viaggi che mi ha fatto scoprire M e che apprezzo tantissimo per il taglio minimal (dimensioni e prezzo) e per l’attenzione a luoghi italiani cosiddetti minori, a tipi di viaggio piu’ sostenibili come il trekking o la bicicletta, ad attivita’ a contatto con la natura e gli animali. Ecco, queste cose io me le voglio tenere e le continuero’ a comprare. Cosi’ come mi tengo tutte le guide di viaggio che ho accumulato negli anni, e i libri fotografici che mi fanno sognare paesaggi, luoghi e popoli lontani, e anche questi (specie le prime) continueranno ad entrare in casa mia.
Tutte queste cose occupano spazio, certo. Ma per me non sono “clutter”, spesso le uso per programmare viaggi, o quando riguardo le vecchie foto e le sistemo preparando i racconti di viaggio, e soprattutto sono parte della mia enorme passione per i viaggi che posso tranquillamente definire il filo conduttore della mia vita.

E voi, avete un ambito della vostra vita in cui dite “no, questa roba non ho proprio intenzione di buttarla”?

lunedì 17 ottobre 2011

Paura di perderlo


Ieri ho capito di avere una fottutissima paura di perdere M. E’ la prima volta in vita mia che mi sento cosi’, o almeno la prima volta negli ultimi 11 anni, da quando vivo a Roma. Prima che ci fosse lui, ero una persona di compagnia sicuramente piu’ di adesso ma non avevo legami forti. Stavo benissimo anche da sola, mi godevo la mia liberta’ assoluta, la mia indipendenza. La mia felicita’ non dipendeva da nessuno.

Ora e’ del tutto diverso. Ieri quando M ha detto che aveva voglia di farsi un giro in moto da solo per una volta, io ho avuto paura che gli succedesse qualcosa. Non so perche’ se ci sono anche io in moto con lui non ho la stessa paura, forse perche’ almeno succederebbe anche a me...
La tentazione di chiedergli di non andare e’ stata forte, all’inizio gli ho fatto capire che mi dispiaceva lo facesse. Poi mi sono resa conto della cavolata, lui aveva davvero voglia di andare, a breve e’ inverno, le strade di montagna verranno chiuse e questa giornata poteva essere l’ultima occasione per un bel po’ di tempo. E cosi’ ho insistito che andasse, e lui l’ha fatto anche se sentiva che non ero del tutto serena, anche se gli ho fatto mille raccomandazioni stile mamma chioccia, e poi durante il giorno ogni tanto mi tornava la preoccupazione e lui mi ha chiamato per dirmi che gli mancava il passeggero sulla sella.
E’ tornato la sera tutto contento come un bimbo dopo una giornata di giochi al parco. Sono tanto felice di non avergli impedito questa cosa, lo so che sembra stupido dirlo, che e’ ovvio che in una coppia ciascuno dei due abbia anche una sua vita “da solo”, delle attivita’ slegate dalla presenza dell’altro, e noi ne abbiamo ovviamente.

Ma davvero io ho una enorme, incredibile paura di perdere il mio dolcissimo M. Dopo tanti anni da sola e’ arrivata questa felicita’ assoluta, irreale, la persona perfetta per me come io lo sono per lui, siamo anime gemelle e lo sentiamo, ci amiamo tantissimo e siamo sempre piu’ innamorati ogni giorno che passa da 3 anni a questa parte... e mi sembra quasi impossibile che possa durare tanto, ho paura paura paura paura...

Lo so che dovrei assaporare la felicita’ e non pensare a se e quando finira’, magari vivremo assieme fino a 100 anni, ma e’ piu’ forte di me: ogni volta che lui parte per un viaggio di lavoro di 700 km in macchina, ogni volta che fa qualche km in moto da solo, ogni volta che prende un volo aereo, sono sempre piu’ sollevata quando leggo il suo sms che e’ arrivato. Magari non ci penso consciamente ma dentro di me la preoccupazione c’e’ per tutto il tempo che lui viaggia da solo.
Tutto questo e’ normale o sono io che non sono abituata a “dipendere” emotivamente da qualcuno? La felicita’ puo’ durare davvero anni e anni e anni in questo modo? Io spero tanto di si’...