venerdì 21 ottobre 2011

Decluttering a modo mio


Ultimamente mi sto leggendo vari blog e siti che parlano di minimalismo e decluttering. L’argomento mi attira, sento proprio la voglia di liberarmi di un bel po’ di roba che ho a casa e che occupa solo spazio senza avere nessuna utilita’. Penso che questa voglia sia nata prima ancora di aver mai sentito la parola decluttering, con il matrimonio e il conseguente trasloco di M a casa mia. In una casa (65 mq, non piccola per una persona sola) che per anni avevo avuto a mia totale disposizione e riempito in ogni angolo e quasi traboccava, all’improvviso c’e’ stato un “travaso di massa” che non siamo ancora riusciti a digerire dopo piu’ di un anno. 

Se riusciamo a mandare avanti ‘sta benedetta pratica (permesso di costruire, mutuo etc) l’anno prossimo dovremmo avere una casa grande il doppio se non piu’, dove finalmente potremo trovare lo spazio per mettere tutta la nostra roba. Ma proprio per questo vorrei riuscire a buttare le cose inutili prima di traslocare, perche’ poi in uno spazio piu’ grande ci entrerebbero e forse non mi sognerei piu’ di sistemarle, invece io le vorrei proprio eliminare. E lo stesso voglio fare con tutta la roba che e’ rimasta dai miei in Veneto, e che giustamente vorrebbero che mi portassi finalmente via, dopo “solo” 12 anni (ehm... :P ) 

Non ho intenzione di fare del decluttering una attivita’ quotidiana o di darmi degli “appuntamenti fissi”, quando mi va lo faccio, ma visto che in questo periodo mi va parecchio spero di riuscire a raggiungere qualche risultato.  

Man mano che leggo di minimalismo mi rendo conto pero’ che, com’e’ giusto che sia, mi faro’ sicuramente la mia “versione personale” di decluttering. Ci sono cose che vengono sistematicamente nominate da tutti i “declutterers” (argh che parola del cavolo, ma non c’e’ un termine italiano per decluttering?) ma che io non ho alcuna intenzione di buttare.

Ad esempio, alcune riviste a cui sono tuttora abbonata o che compro abbastanza regolarmente: National Geographic, Meridiani (quello che ogni mese parla di un paese / regione / citta’ diversa) e Itinerari e Luoghi, una rivistina di viaggi che mi ha fatto scoprire M e che apprezzo tantissimo per il taglio minimal (dimensioni e prezzo) e per l’attenzione a luoghi italiani cosiddetti minori, a tipi di viaggio piu’ sostenibili come il trekking o la bicicletta, ad attivita’ a contatto con la natura e gli animali. Ecco, queste cose io me le voglio tenere e le continuero’ a comprare. Cosi’ come mi tengo tutte le guide di viaggio che ho accumulato negli anni, e i libri fotografici che mi fanno sognare paesaggi, luoghi e popoli lontani, e anche questi (specie le prime) continueranno ad entrare in casa mia.
Tutte queste cose occupano spazio, certo. Ma per me non sono “clutter”, spesso le uso per programmare viaggi, o quando riguardo le vecchie foto e le sistemo preparando i racconti di viaggio, e soprattutto sono parte della mia enorme passione per i viaggi che posso tranquillamente definire il filo conduttore della mia vita.

E voi, avete un ambito della vostra vita in cui dite “no, questa roba non ho proprio intenzione di buttarla”?

lunedì 17 ottobre 2011

Paura di perderlo


Ieri ho capito di avere una fottutissima paura di perdere M. E’ la prima volta in vita mia che mi sento cosi’, o almeno la prima volta negli ultimi 11 anni, da quando vivo a Roma. Prima che ci fosse lui, ero una persona di compagnia sicuramente piu’ di adesso ma non avevo legami forti. Stavo benissimo anche da sola, mi godevo la mia liberta’ assoluta, la mia indipendenza. La mia felicita’ non dipendeva da nessuno.

Ora e’ del tutto diverso. Ieri quando M ha detto che aveva voglia di farsi un giro in moto da solo per una volta, io ho avuto paura che gli succedesse qualcosa. Non so perche’ se ci sono anche io in moto con lui non ho la stessa paura, forse perche’ almeno succederebbe anche a me...
La tentazione di chiedergli di non andare e’ stata forte, all’inizio gli ho fatto capire che mi dispiaceva lo facesse. Poi mi sono resa conto della cavolata, lui aveva davvero voglia di andare, a breve e’ inverno, le strade di montagna verranno chiuse e questa giornata poteva essere l’ultima occasione per un bel po’ di tempo. E cosi’ ho insistito che andasse, e lui l’ha fatto anche se sentiva che non ero del tutto serena, anche se gli ho fatto mille raccomandazioni stile mamma chioccia, e poi durante il giorno ogni tanto mi tornava la preoccupazione e lui mi ha chiamato per dirmi che gli mancava il passeggero sulla sella.
E’ tornato la sera tutto contento come un bimbo dopo una giornata di giochi al parco. Sono tanto felice di non avergli impedito questa cosa, lo so che sembra stupido dirlo, che e’ ovvio che in una coppia ciascuno dei due abbia anche una sua vita “da solo”, delle attivita’ slegate dalla presenza dell’altro, e noi ne abbiamo ovviamente.

Ma davvero io ho una enorme, incredibile paura di perdere il mio dolcissimo M. Dopo tanti anni da sola e’ arrivata questa felicita’ assoluta, irreale, la persona perfetta per me come io lo sono per lui, siamo anime gemelle e lo sentiamo, ci amiamo tantissimo e siamo sempre piu’ innamorati ogni giorno che passa da 3 anni a questa parte... e mi sembra quasi impossibile che possa durare tanto, ho paura paura paura paura...

Lo so che dovrei assaporare la felicita’ e non pensare a se e quando finira’, magari vivremo assieme fino a 100 anni, ma e’ piu’ forte di me: ogni volta che lui parte per un viaggio di lavoro di 700 km in macchina, ogni volta che fa qualche km in moto da solo, ogni volta che prende un volo aereo, sono sempre piu’ sollevata quando leggo il suo sms che e’ arrivato. Magari non ci penso consciamente ma dentro di me la preoccupazione c’e’ per tutto il tempo che lui viaggia da solo.
Tutto questo e’ normale o sono io che non sono abituata a “dipendere” emotivamente da qualcuno? La felicita’ puo’ durare davvero anni e anni e anni in questo modo? Io spero tanto di si’...

Weekend produttivo


Bel weekend, davvero. Denso di cose fatte, di piccoli progressi in varie direzioni.

Ho raccattato tra le cose che mi sono capitate davanti (quindi senza una ricerca apposita) alcuni oggetti di cui mi voglio disfare. Ora pero’ mi sto chiedendo se valga la pena provare a venderli o regalarli, o se siano semplicemente da buttare. Una abat-jour anni 70 dei miei genitori, veramente orrenda, con la base in metallo rovinata e che al momento non funziona, potra’ mai interessare a qualcuno? E una trentina di mini-album portafoto di quelli da 36 foto che ti regalavano quando sviluppavi un rullino? Alcuni sono nuovi nuovi. E un porta-tv girevole (tipo un piatto di plastica nera) per tv a tubo catodico medio-piccole? Residuati di tecnologie precedenti... In ogni caso non li voglio piu’ a casa mia, e vorrei liberarmene abbastanza in fretta. Quasi quasi li butto.

Sono andata alla seconda di tre sedute di massaggi comprate scontate, ho provato l’ayurvedico e l’operatrice, diversa da quella dell’altra volta, mi ha sgamato subito: colon irritato, molto gonfio, ne soffri vero? Come no!! Sono mesi che non riesco a uscire da questa situazione! Mi ha consigliato una marca specifica di fermenti lattici, piu’ uno sciroppo di papaya. Provero’ anche questa, ma mi sa che sarebbe meglio se iniziassi a mangiare in modo piu’ sano. :P

Sabato sera siamo stati invitati a cena, barbecue in campagna (cenando al chiuso pero’, mamma che freddo fuori!!): bruschette aglio e olio o pomodorini, chili di ottima carne condita benissimo, melanzane e zucchine dell’orto, e uno stupendo strudel fatto con frutta varia e mandorle caramellate. Siamo tornati a casa che scoppiavamo!! E siamo stati molto bene anche con le persone presenti, anche se solo un paio sono amici di M che conosco da poco e gli altri non li conoscevamo proprio.

E ieri come desideravo sono rimasta a casa tutto il giorno senza mai mettere il naso fuori, finalmente! Mentre M si faceva il suo agognato giro in moto verso le montagne abruzzesi a scattare foto in quantita’ (bellissima giornata ma freddddddddddddaaaa!!) io mi sono piazzata davanti al pc e ho fatto moltissimi progressi con il lavoro di sistemazione foto e racconti di viaggio. Intervallati da rilassanti mezz’ore passate a leggere uno dei tanti libri che mi aspettano sul comodino (ne avevo iniziati 3 in contemporanea ma ho deciso di continuarli uno alla volta).

Tutto perfetto, tranne una cosa che mi ha chiuso un po’ lo stomaco ieri. Ma magari ne parlo in un altro post.

venerdì 14 ottobre 2011

Attivita' varie, anche troppe!


Ieri sera seconda lezione del secondo corso di francese. Arrivare da dietro il Pantheon con la luce che iniziava a calare e’ stato stupendo. Martedi’ prossimo devo proprio portarmi la macchina fotografica. Io adoro quella piazza, ma da dove sono arrivata ieri non l’avevo mai vista cosi’. Il Pantheon “schiacciato” dalla prospettiva sull’obelisco e sui palazzi di fronte, con le luci serali che si erano gia’ accese e ancora un po’ di luce del sole ormai tramontato, nella fantastica “ora blu”... peccato che martedi’ prossimo a quell’ora sara’ forse gia’ tardi, le giornate si accorciano in fretta ormai. Vedremo.
Poi alla lezione ho anche avuto una specie di “epifania”: sto iniziando a parlare davvero il francese. Male, ovviamente, ma sto iniziando a formulare le frasi in modo meno meccanico. E’ un processo che conosco, l’ho gia’ vissuto e mi fa sentire viva, capace. Ripenso alle esperienze precedenti, l’ultima con lo spagnolo, misuro i miei progressi attuali, e mi dico “dai che sei sulla strada giusta”. Io amo tantissimo le lingue, e quando inizio a sentire che ingrano mi viene voglia di parlarle per ore. Avrei fermato per strada quei turisti francesi incrociati mentre tornavo a casa, non fossi stata un po’ affamata e con marito che gentilmente mi aspettava per cenare. :P

Cambiando completamente discorso, sarei curiosa di sentire come sono organizzate le vostre serate dei giorni infrasettimanali, dopo che tornate dal lavoro. Cosa fate, quali attivita’ o non-attivita’? Quanto tempo dedicate alla casa o a compiti “obbligatori” e quanto a voi stessi/e?
Perche’ ultimamente mi sono accorta che da quello che faccio la sera dipende tantissimo il mio umore generale. Se mi sembra di “non aver combinato niente” per alcuni giorni di fila divento impaziente e sbuffo di continuo, non vedo l’ora che arrivi il weekend per avere tempo di fare qualcosa. Se vado a letto troppo tardi piu’ sere di fila, come prevedibile mi sento stanchissima. Purtroppo non sempre riesco ad assecondare almeno una delle mie opposte nature di pigra e di iperattiva, e a volte finisco per andare a letto tardi senza aver combinato niente, la cosa peggiore!!!

Quindi ecco la mia routine serale: di solito (se non ho attivita’ programmate come le lezioni di francese) torno a casa tra le 6 e le 7. Dedico mezz’ora al massimo alle faccende di casa, ma solo se sono davvero improrogabili (tipo: se non ho piu’ niente da mettermi mi tocca proprio fare la lavatrice). Eliminati gli “obblighi” mi rilasso e leggo qualcosina. Fino a poco tempo fa accendevo quasi subito il pc, ma ora mi sono resa conto che spesso non mi va e non lo faccio. Quando torna M. pensiamo alla cena, ma visto il nostro amore per la cucina pari a zero improvvisiamo sempre in 5 minuti una cosa da mangiare rapidamente (quasi sempre roba che non serve cucinare o quasi, e spesso niente di sano). I piatti rimangono da lavare per alcuni giorni, fino a che abbiamo finito la scorta di piatti puliti... 

E si fanno le 9, e fino ad ora di solito ho la sensazione di non aver “combinato” niente. Ora ho del tempo per me, per quello che mi va, e che mi fa sentire di aver vissuto bene la serata. A volte scelgo di riposarmi e basta: leggo un bel libro o meglio ancora, con M stiamo un po’ insieme sul divano anche solo a parlare. A volte passo anche un’ora al telefono, e per quanto mi faccia piacere sentire i miei cari lontani mi sembra spesso di aver usato troppo tempo per questo. A volte accendo il pc con l’intenzione di fare qualcosa di “produttivo”, scrivere il diario dell’ultimo viaggio o sistemare un po’ di foto. Pero’ qui mi perdo spesso: sto almeno mezz’ora su Facebook, leggo forum e blog, e poi mi impigrisco e mi metto a giocare al solitario. Allora sarebbe meglio andare a dormire, almeno riposerei... ma capita come ieri sera che mi intestardisco e penso “voglio fare queste 10 foto” ma tra una e l’altra faccio per mezz’ora il solitario... Oppure M si mette a guardare la tv: le sole cose che guarda sono dibattiti politici in cui fanno a gara a chi urla piu’ forte, io li odio, odio le persone che gridano e si parlano sopra una con l’altra! E poi mi distraggono e riesco a combinare ancora meno al pc (pc e tv sono nella stessa stanza). 
Insomma a volte finisco per andare a dormire all’una, senza aver finito le foto o il racconto e senza concedermi il riposo che mi serve. Se poi questo succede quando il giorno dopo non posso alzarmi con calma (avendo orario flessibile in ufficio di solito posso anche dormire mezz’ora in piu’ se mi va) ma ho un impegno da rispettare, mi stanco doppiamente.
Dimenticavo: come ultima cosa della serata, anche se vado a letto all’una, leggo almeno qualche pagina. Devo essere davvero distrutta per non farlo.
Le sere in cui vado a francese, cambia poco, se non che arrivo a casa alle 21 passate, ceniamo e poi c’e’ il tempo “libero” (in cui devo inserire anche eventuali improrogabilissime faccende domestiche).

Questa e’ la realta’, e non e’ nemmeno tanto male a dire il vero. Riesco a conciliare abbastanza spesso alcune mie passioni come la lettura, le lingue, i viaggi (beh, da casa solo raccontati) e le foto, con il piacere di stare con mio marito, di sentire genitori e amici e, le volte che non esagero, anche con il riposo. Idealmente vorrei pero’ riuscire ad essere piu’ concentrata quando accendo il pc, fare subito quello che mi sono proposta di fare (una giornata di diario di viaggio, o un tot di foto) in modo da poter spegnere e andare a dormire o fare altro.

Anche perche’ ci sarebbe almeno un’altra cosetta per cui mi piacerebbe trovare spazio nelle mie serate: riordinare un pochino alla volta il mio armadio, i miei cassetti, le mie librerie. Ormai da mesi mi sono resa conto che in casa ho troppa roba e che per il 90% non la uso. Voglio liberare spazio, magari ricavare qualche soldo vendendo cose ancora utilizzabili, o donarle in beneficienza, il tutto anche in vista del trasloco dell’anno prossimo nonche’ di una casa con meno cose da pulire e meno “pugni in un occhio” visivi.
Ne avrei altre, di cose che vorrei fare, ma ho capito che non e’ nemmeno il caso di pensarci per ora, perche’ sarebbe come mettere troppa carne al fuoco. Sono molto piu’ rilassata ora che non ho piu’ una lista infinita di “vorrei” che non riuscivo comunque mai a realizzare. Una cosa alla volta, per ora francese e riordinare casa, che sono gia’ due bei “mattoni”. :-) (senza contare le foto e la lettura...)

Ma mi spiegate come si fa a inserire in questa routine, in cui a fatica faccio entrare solo alcune delle cose che mi PIACE fare, anche alcune cose che NON mi piace fare ma che sempre piu’ sento necessarie per la mia salute? Non mi va proprio di sottrarre tempo a quello che amo per mettermi a cucinare o a fare sport, ma ne sento il bisogno. Probabilmente questo bisogno non e’ ancora cosi’ forte da arrivare a diventare una vera necessita’, una cosa di cui non posso fare a meno, altrimenti la farei gia’, ma ci si sta avvicinando. Mi sento sempre meno in sintonia col mio corpo.
Un paio di considerazioni:
- cucina:  in realta’ mi rendo conto che preparare una cena decente non porta nemmeno via molto tempo, e’ piu’ un problema di pigrizia. A volte mi dico che se avessi piu’ tempo libero, tipo se lavorassi part time, ne dedicherei un po’ alla cucina. Ma mi sa che sono balle che mi auto-racconto.
- sport: finora l’unico modo in cui sono riuscita a fare regolarmente attivita’ fisica e’ stato andare in palestra con appuntamenti fissi, ma non posso pensare di fare cosi’ adesso, ho gia’ francese e 2 sere la settimana occupate va bene, di piu’ non mi va. Qualcuno mi ha suggerito di andare in palestra la mattina, io ho pensato di fare di corsa la strada da casa al lavoro (7 km) o almeno meta’ (poi autobus), o di correre vicino l’ufficio in pausa pranzo. Ma la vedo difficile, non ho molta fiducia in me stessa in questo ambito, mi pesa molto muovermi.
Insomma per ora mi barcameno tra le varie ipotesi senza prendere decisioni, sperando che nel frattempo qualcuno scopra la sostanza miracolosa che fa dimagrire senza fare sport ne’ diete :P :P :P  Mamma quanto sono piiiiiiigraaaa!!!

Uhm bel post lungo stavolta. Ogni tanto ci vuole :)

domenica 9 ottobre 2011

Piccole soddisfazioni

Oggi ho avuto i suoceri a pranzo. Pomeriggio piacevole a guardare le foto del nostro ultimo viaggio. Effetto collaterale graditissimo: abbiamo finalmente una casa almeno un po' ordinata!! (per essere presentabile ai suoceri l'abbiamo dovuta sistemare stamattina).
Per di più sono riuscita a vendere su Ebay un casco che non avevo mai usato, una cosa in meno in casa e perfino due soldi (ma proprio due) guadagnati.
Son soddisfazioni! ;)